Verso quali mercati si stanno orientando le società di brokeraggio? E quanto spazion hanno le più piccole? Se ne è parlato a una tavola rotonda organizzata con il Gionale delle Assicurazioni.
Alla presenza dei maggiori broker nazionali ed internazionali come Aon, Willis e Marsh, l’intervento di Vittorio Soardo sull’interrogativo “Tra i driver di crescita, oltre a nuovi target, c’è anche l’innovazione?”
L’evoluzione profonda della vita imprenditoriale, indotta dal processo di globalizzazione, impone al broker di agire modificando il proprio approccio, che ora deve essere proiettato alla comprensione e interpretazione delle nuove dinamiche che caratterizzano il mondo produttivo e, conseguentemente, i nuovi e complessi rischi che ne emergono.
In questo contesto il compito del broker diviene quello di identificare l’insieme delle soluzioni rese disponibili dal mercato assicurativo, al fine di agevolare il traffico e la gestione dei fussi si beni lungo la supply chain, pianificando i rischi incombenti, in particolar modo il rischio di credito, che la crisi finanziaria ha agevolato.
(…) I credit risk management delle aziende italiane si trovano, per inadeguatezza degli affidamenti concessi dagli assicuratori, a fronteggiare la minaccia di asfissia finanziaria. La scelta è: perdere affari con le controparti o sopportare in proprio il rischio di insolvenza.
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